Cash Game

Conviene grindare cash game o i sit and go?

Il cash game italiano, dichiarato legale il 9 giugno 2011, ha fatto il suo esordio sulle poker room nazionali il 18 luglio dello stesso anno. Si tratta della modalità di poker più complessa, ma anche più divertente da giocare, tra tutte quelle proposte, perché si gioca full stack ossia 100x (significa che se giochiamo il NL100, i bui saranno pari a 0,50/1€, mentre al NL200 saranno di 1/2€ e noi saremo seduti al tavolo con rispettivamente 100€ o 200€).

A differenza di ciò che accade nei tornei multi tavolo o nei sit&go, in questa variante ogni volta che perderemo il nostro stack iniziale avremo la possibilità (illimitata) di ricaricare e ripartire. Ciò, come potete intuire, cambia matematicamente e strategicamente il gioco, in modo drammatico, rendendolo molto più complesso da padroneggiare.

L’avvento del cash game ha penalizzato le quote delle altre specialità ma, mentre gli MTT, dopo un brusco calo iniziale, si stanno lentamente risollevando, i SnG sono stati la vera vittima sacrificale. Mentre per tutto il 2010 e i primi mesi del 2011 i grinders italiani hanno imparato a massare i sit&go avvalendosi del vip system, elargito dalle migliori Poker Room ADM, puntando ai livelli di Principe (GiocoDigitale) e Supernova (PokerStars), in modo da garantirsi una rakeback elevata e traffico sufficiente a giocare un elevatissimo volume di gioco (da 24 a 30 tavoli contemporaneamente), dall’estate del 2011 c’è stata una vera e propria migrazione verso la novità dell’anno: il cash game.

La quasi totalità dei top regulars italiani ha studiato il gioco ed ha iniziato ad abbandonare la modalità sit&go per dedicarsi al 100% ad esso. I principi che spingono un giocatore a darsi al grinding sono i medesimi, rakeback: volumi di gioco, vip system, bonus, ma il risultato è stato la desertificazione nelle lobby sotto la voce sit&go, ad oggi è quasi impossibile pensare di mantenere un alto vip level grindandoli, perché semplicemente non si riesce più a fare abbastanza volume di gioco ed il livello era ormai saturo (troppi regulars che giocavano in modo troppo simile e troppi pochi giocatori random).

Quale poker room per grindare cash?

Spesso, durante le sessioni di coaching, viene chiesto quale sia la poker room aams dove conviene grindare cash game, ma la risposta non è affatto semplice, dipende come sempre da quali sono gli obiettivi che ognuno si prefigge. Se giocate per divertirvi e imparare, vi consiglierei di scegliere semplicemente la room che più vi ispira fiducia o con il software con cui vi trovate maggiormente a vostro agio.

Se già avete delle basi e pensate di poter dedicare poche ore al gioco, ma in modo costante, una buona idea potrebbe essere quella di usufruire dei bonus di benvenuto delle varie sale, potrete così testare per uno o tre mesi le room e alla fine decidere quale sarà la vostra preferita. Una valida alternativa può essere trovare un field (parco giocatore) scarso, quindi scegliere una room che avrà meno traffico e promo, peggiore rakeback e vip system, ma su cui certamente troverete players peggiori (suggeriamo People’s Poker).

Se invece giocate già in modo professionale o semi-professionale non potrete che scegliere una poker room aams che vi garantisca un ottimo vip system, parecchio volume di gioco e un software che possa permettervi di gestire in modo efficace il multitabling, il campo cioè si restringe al più grosso circuito presente sul mercato e cioè a Ipoker.

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Meglio grindare per profitto o per rakeback/volume?

Dovrete essere voi a decidere (sapendo quante ore potrete dedicare al gioco, quanti tavoli sarete in grado di gestire contemporaneamente e il volume complessivo delle mani giocate alla fine del mese) se giocare per fare profitto puro oppure per diventare un rakeback pro. Ciò che dovreste sempre tenere a mente è che il volume fa sempre la differenza ed è l’unica strada che avete a disposizione per abbattere la varianza intrinseca al gioco stesso.

Proponiamo subito un esempio pratico per illustrarvi quanto possa incidere. Se il giocatore A decide di dedicare poco tempo al gioco (studio compreso) e quindi di giocare per profitto, sceglierà una poker room con field più soft giocando magari al massimo quattro tavoli contemporaneamente e facendo a fine mese 10/15.000 mani. Il giocatore in questione è mediamente skillato, diciamo che ha un atteso di 1bb/100 in media. Il giocatore B invece, a parità di skill, decide di giocare full time circa 150.000 mani al mese, sei otto ore in media al giorno, per almeno cinque giorni la settimana, multitablando diciamo otto/dieci tavoli. Il primo giocatore sarà soggetto, sebbene il livello sia molto basso, a una varianza infinita, dato che una sua eventuale run sotto atteso (negativo) di 100.000 mani per lui durerebbe ben dieci mesi, mentre per il giocatore B meno di un mese, con tutte le conseguenza psicologiche del caso (può allo stesso modo chiudere il mese a +1500 oppure a -1500 avendo teoricamente lo stesso atteso positivo che abbiamo riportato di 1bb/100).

Varianza per profitto del primo giocatore

Legenda: w.r. = win rate (tasso di vincita), sd = standard deviation (deviazione standard), nhands = number hands (numero di mani), nruns = number of trials to run (numero di tentativi)

Se eliminiamo l’ipotesi peggiore dal range (-4000), il secondo giocatore, oltre ad avere un campione di mani che riduce statisticamente le possibilità di differire dal valore atteso, avrà un profitto stimato da +6000 a -2000 circa, con la differenza però che giocando avrà generato una rakeback pari a circa €2000 che nell’ipotesi peggiore avrà compensato la perdite di profitto.

Varianza per volume del secondo giocatore

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I libri per imparare a grindare cash game

Molti studenti di poker si chiedono quali siano i libri migliori per imparare le basi del cash game, un testo molto interessante è On Line Cash Game 6max di Harrington e Robertie, davvero ottimo per iniziare a capire come battere i micro stakes e come diventare giocatori profittevoli anche agli small stakes (fino al NL100).

Altri testi sono Cash Games volume I e II sempre degli stessi autori, rivolti però al gioco full ring e live, No Limit Holdem Small Stakes Flynn/Metha/Miller. Una risorsa altrettanto fondamentale sono i forum dei maggiori portali che si occupano di poker online in Italia e i training sites (scuole di poker) sia italiani che esteri.

I software utilizzati dai grinders

Per concludere andiamo ad analizzare quali sono i software che ci permetteranno sia di tenere traccia dei nostri risultati sulle poker room, che di analizzare il nostro gioco e quello dei nostri avversari al tavolo. Oltre ai numerosi script, programmi molto semplici che permettono di eseguire azioni complesse premendo un semplice tasto (ad esempio ricaricare lo stack), strumento imprescindibile è Holdem Manager.

Questo programma vi permetterà di memorizzare tutte le partite giocate, dandovi la possibilità di rivedere ed analizzare nei minimi dettagli l’azione ai tavoli insieme alle vostre scelte, di creare grafici con diversi orizzonti temporali per valutare l’andamento dei vostri guadani, di visualizzare sullo schermo una serie di dati numerici (statistiche) che vi aiuteranno a capire come stanno giocando gli altri players e di studiare in modo approfondito il loro gioco tramite numerosi filtri per ogni singola situazione di gioco.

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