Doppia coppia
Se entrambi hanno doppia coppia, è patta?
Supponiamo per semplicità che al termine di una mano siano rimasti soltanto due contendenti in gioco. Si scoprono le carte per stabilire il vincitore e risulta che entrambi i partecipanti hanno una doppia coppia.
La domanda che ci poniamo è: c’è un vincitore o la mano è patta? Precisiamo che la doppia coppia è un punteggio formato, come dice la parola stessa, da due coppie ben distinte l’una dall’altra. Pertanto esisterà, all’interno del punteggio, una coppia più alta dell’altra. Ad esempio: se abbiamo una coppia di 7 e una coppia di 9, indicheremo questo punteggio come doppia coppia di 9 e di 7, mettendo quindi prima la coppia più alta, che indichiamo con il nome di “principale”, e poi quella minore a cui daremo il nome di “secondaria”.
Questa priorità nel descrivere la doppia coppia è importante, in quanto per stabilire il vincitore tra due doppie coppie bisogna mettere a confronto proprio la coppia principale posseduta dai due giocatori. Chi dei due ha la coppia principale maggiore dell’altro vince.
Ad esempio: doppia coppia di 10 e di 2, batte la doppia coppia di 9 e di 8, poichè la coppia di 10 è più grande della coppia di 9. Notate che la coppia secondaria non viene presa in considerazione se una persona ha la coppia principale più grande della coppia principale avversaria.
Cosa accade se la coppia principale è uguale per entrambi i giocatori? Qualcuno potrebbe pensare che chi ha il cuori vince, invece il seme delle carte, come avrete letto nella nostra pagina di introduzione alla divisione del piatto, non conta nulla. Pertanto si prosegue confrontando la coppia secondaria. Chi avrà la coppia secondaria più alta vincerà il piatto. Quindi, una doppia coppia di kappa e 5, batte una doppia coppia di kappa e 4.
Bene, ora domandiamoci, cosa accade se entrambi i giocatori hanno una doppia coppia identica? Cioè le due componenti, la coppia principale e la coppia secondaria sono, a due a due, uguali per i due contendenti? Ad esempio: doppia coppia di assi e 10 contro doppia coppia di assi e 10? In questo caso la prima regola per la divisione del piatto afferma che per stabilire il vincitore bisogna confrontare le cinque carte migliori di ogni giocatore, e non quattro come nel nostro caso. Pertanto sarà la quinta carta a stabilire se la mano è in parità o se c’è un vincente.
Ma qual’è la quinta carta di ogni giocatore? In totale abbiamo 2 carte personali, più le 5 comuni, che in totale fanno 7 carte a disposizione. A queste 7 dovremo togliere le 4 della doppia coppia, poichè uguali per entrambi. Rimangono quindi 3 carte. La più alta di queste 3 carte è la quinta carta. Se anche questa risulta uguale per entrambi i giocatori la mano è patta, altrimenti colui che possiede la quinta carta maggiore dell’avversario vincerà tutto il piatto. Probabilmente, risulta molto più facile comprendere questo procedimento con degli esempi classici che si verificano spesso durante i tornei.
Confronto Bonus
Esempio 1
Le carte di Mara sono Jack di fiori e 7 di picche, mentre Giovanni ha Jack di cuori e 2 di quadri.
Mara | Giovanni |
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Carte Comuni |
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Come avrete notato, entrambi i giocatori hanno doppia coppia di Jack e 10. Quindi vincerà chi avrà la quinta carta migliore. Prendiamo le tre carte che rimangono per ogni giocatore e da queste estraiamo la carta più alta che individuerà il vincitore.
Mara | |||
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Giovanni |
Le tre carte che rimangono a disposizione di Mara, come potete osservare sopra, sono un 7, un asso e un kappa. Di conseguenza, la carta più alta delle tre è l’asso. Anche la carta più alta di Giovanni è un asso. Quindi la mano è patta poichè i due concorrenti hanno entrambi doppia coppia di Jack e 10 con Asso.
Esempio 2
Mara | Giovanni |
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Carte comuni | ||||
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Anche in questo esempio i due avversari hanno la stessa doppia coppia (doppia coppia di kappa e 9), quindi dovremo utilizzare la quinta carta per determinare il vincitore o se si tratta di un caso di parità. Le carte che può utilizzare Mara all’infuori delle due coppie sono un 8, un 6 e un 3. Quindi, la quinta carta di Mara, che si calcola come la maggiore delle tre, è l’8. Giovanni ha a disposizione un 6, un 3 e un 2 e quindi la sua quinta carta è un 6. Di conseguenza, Mara vincerà il piatto perchè la sua quinta carta d’appoggio (kicker) è più alta di quella di Giovanni.
Esempio 3
Mara | Giovanni |
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Carte comuni |
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Benchè le carte personali di Mara siano molto alte (un asso e una donna) rispetto a quelle di Giovanni, questo è un tipico esempio di split pot, ossia parità. In quanto, entrambi i giocatori hanno doppia coppia d’assi e 4 e come quinta carta un kappa.
Esempio 4
Mara | Giovanni |
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Carte comuni |
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La tripla coppia nel poker non esiste, pertanto entrambi i partecipanti al torneo hanno realizzato doppia coppia di jack e di 10. Le loro coppiette personali sono inferiori alla coppia secondaria (per intenderci la coppia di 10) e pertanto non sono considerate ai fini della costituzione del punteggio di doppia coppia.
Mara deve estrarre la carta più alta dal 7, 6 e 6, di conseguenza la sua quinta carta è il 7. Le tre carte rimanenti di Giovanni sono un 7, un 3 ed un altro 3, quindi anche la quinta carta di Giovanni è un 7 e il piatto termina in parità. Un esempio un po’ anomalo, ma che ci fa capire perfettamente il meccanismo che porta all’assegnazione del piatto.